Kombucha: la bevanda fermentata che sostiene l’intestino e le difese immunitarie
Cos’è il kombucha e perché fa bene
Il kombucha è una bevanda fermentata a base di tè zuccherato, resa viva dalla presenza di una coltura simbiotica di batteri e lieviti nota come Scoby (Symbiotic Culture of Bacteria and Yeast). Il suo gusto è leggermente frizzante e acidulo, simile a un sidro o a un vino bianco leggero.
Questa bevanda, oggi sempre più diffusa anche in Italia, è conosciuta da millenni in Oriente per le sue proprietà depurative e riequilibranti. Viene apprezzata in particolare per il suo effetto positivo sull’apparato digerente e per la capacità di sostenere le difese immunitarie.
Le antiche origini del kombucha
Le prime tracce storiche del kombucha risalgono al 220 a.C. in Manciuria, nel Nord-Est della Cina, dove era conosciuto come tè della lunga vita per le sue virtù disintossicanti.
Nel corso dei secoli, la bevanda si è diffusa anche in Giappone, dove venne ribattezzata Mo-gu, e successivamente in Russia e in Europa dell’Est, prima di conquistare anche gli Stati Uniti e il mondo occidentale.
Cosa contiene il kombucha e come agisce
Durante la fermentazione del tè con lo Scoby, si formano numerose sostanze benefiche, tra cui:
- Acido glucuronico: aiuta il fegato a eliminare tossine
- Polifenoli del tè: antiossidanti naturali
- Vitamine del gruppo B
- Acido folico
- Probiotici: batteri buoni che migliorano la flora intestinale
Grazie a questa combinazione, il kombucha:
- favorisce una digestione più efficiente
- aiuta a ripristinare l’equilibrio intestinale
- supporta il fegato e i reni nel lavoro di eliminazione delle tossine
- potenzia il sistema immunitario in modo indiretto
- ha effetti positivi su raffreddori, tosse, ulcere gastriche, allergie stagionali e infezioni da candida
Le proprietà benefiche del kombucha secondo la tradizione
Per le sue caratteristiche uniche, il kombucha è stato apprezzato per secoli dalle popolazioni orientali come bevanda in grado di ripristinare l’equilibrio del corpo. Secondo gli insegnamenti della medicina popolare cinese e giapponese, bere kombucha purifica il sangue, rafforza lo stomaco e sostiene l’energia vitale dell’organismo.
In tempi antichi si riteneva che il kombucha:
- sostenesse il fegato e i reni nel lavoro di eliminazione delle tossine
- migliorasse la digestione e aiutasse l’equilibrio della flora intestinale
- favorisse il recupero da stati di affaticamento e debolezza
- donasse lucidità mentale e una maggiore resistenza alle malattie
- fosse utile contro disturbi stagionali come raffreddore, tosse e allergie
Era anche utilizzato come rimedio naturale contro i dolori articolari, le infiammazioni croniche e le infezioni da funghi come la candida. In alcune zone dell’Asia si credeva che avesse la capacità di allungare la vita, tanto da essere soprannominato “tè dell’immortalità”.
La trasmissione di questi saperi avveniva oralmente, da generazione in generazione, ed è solo in tempi recenti che la cultura occidentale ha cominciato a riscoprire questa antica saggezza fermentata.
Come si assume il kombucha e in che quantità
Il kombucha si può acquistare già pronto, oppure preparare in casa a partire da tè zuccherato, Scoby e pazienza. Tuttavia, per l’autoproduzione servono attenzione e igiene rigorosa, per evitare contaminazioni durante la fermentazione.
Dosi consigliate:
- ½ tazza prima dei pasti principali
- Per almeno 2 mesi consecutivi
- In seguito si può sospendere e riprendere ciclicamente
Il kombucha non contiene alcol, solo tracce minime derivanti dalla fermentazione, ed è adatto anche a bambini e anziani (salvo specifiche indicazioni mediche). Non è ricco né di zuccheri né di caffeina.