Mandorle: il superfood più amato dagli italiani
Tra i tantissimi superfood che possiamo trovare in commercio, possono essere stilate delle “classifiche” delle preferenze degli acquirenti. Chi ama di più cosa, chi utilizza cosa?
E così via. L’idea è venuta all’Osservatorio Immagino, che per diversi anni ha portato avanti delle indagini sulle preferenze alimentari degli italiani, anche rispetto ai più comuni superfood.
Già nel 2016 e nel 2017 a piazzarsi come regina delle preferenze è stata la mandorla, primato che è stato mantenuto anche successivamente. In particolare, però, a partire dal 2017 si è avuta un’impennata negli acquisti, con il 14,6% in più rispetto all’anno precedente.
Le mandorle, insomma, si piazzano al primo posto, seguite subito dopo da zenzero e semi di lino, e poi da quinoa e curcuma. Ma perché le mandorle sono così amate nel nostro Paese, e quali caratteristiche benefiche possiedono? Qui trovi tutto quello che devi sapere.
Ricche di acidi grassi polinsaturi e vitamine: aiutano cuore, pelle e sangue
Il primo fattore che concorre alla scelta delle mandorle (ancor più di altra frutta secca o delle bacche di Goji) su tutti gli altri superfood è la loro facilità di utilizzo.
Possono infatti essere portate con sé e sgranocchiate ovunque, non solo a pranzo, ma anche durante le pause lavorative o gli spuntini. Possono inoltre essere impiegate per insaporire insalate, pietanze di ogni tipo, e nella preparazione dei dolci. Il tutto sapendo che apportano numerosi benefici per la salute, soprattutto del cuore e dell’intestino.
Possiedono infatti moltissimi acidi grassi insaturi e polinsaturi, sostanze che abbiamo imparato a conoscere come in grado di abbassare il colesterolo cattivo LDL e ad aiutare la salute del cuore.
L’utilizzo costante di mandorle, infatti, consente poi di tenere a bada il livello di trigliceridi nel sangue.
Contengono inoltre tre vitamine fondamentali per l’organismo: quelle del gruppo B, ma anche la vitamina E (ottima per l’elasticità dei tessuti e della pelle) e la vitamina K, importante per il meccanismo di coagulazione e per il miglior funzionamento delle piastrine.
Accanto a queste sostanze dobbiamo aggiungere anche i sali minerali: calcio, ferro, magnesio, potassio e zinco rendono le mandorle una preziosa miniera da cui attingere per la salute del corpo. L’unica raccomandazione riguarda il loro contenuto calorico, piuttosto alto, di cui bisognerà tenere conto in caso si seguisse una dieta alimentare per perdere peso.
Olio di mandorle per uso alimentare: le sue fibre sono essenziali per la salute dell’intestino
Già in un altro articolo su questo sito ci siamo occupati delle mandorle, e dell’olio da esse ricavato, utilizzate in cosmesi per la bellezza di pelle e capelli (leggi qui).
Qui aggiungiamo che l’olio di mandorle può essere utilizzato anche per via alimentare, con grandi benefici. Il suo contenuto di fibre rende infatti quest’olio imbattibile per la salute dell’intestino, di cui favorisce la motilità.
È importante sottolineare che se si vuole assumere olio di mandorle per via alimentare, e quindi averne un uso interno, bisogna sempre scegliere quello di mandorle dolci.
Quest’olio si ottiene dalla spremitura a freddo dei frutti del Prunus dulcis. Il Prunus Dulcis non va assolutamente confuso con il Prunus Amygdalus, il quale invece dà vita alle mandorle amare. L’olio di mandorle amare è valido esclusivamente per ricavarne olio essenziale, ma non lo si deve MAI ingerire: contiene infatti acido cianidrico, sostanza simile al veleno cianuro, per cui può essere anche letale per la vita.
Come utilizzare l’olio di mandorle dolci per uso interno
Oltre a favorire la motilità intestinale, e quindi ad aiutare in casi di stipsi, l’olio di mandorle dolci possiede anche caratteristiche antinfiammatorie e lenitive delle pareti gastriche, riducendo in maniera considerevole le gastriti, e purificando, al contempo, dalle tossine. Si rivela infine molto importante in caso di bronchiti o problemi respiratori, dal momento che è in grado di eliminare l’eccesso di muchi, anche nel catarro.
Per assumerlo basteranno due cucchiai al giorno (non di più, sia a causa del contenuto calorico e sia perché altrimenti può rivelarsi troppo lassativo). La quantità può essere assunta tal quale durante l’arco della giornata, o utilizzata come condimento ai due pasti principali.